Affiliati è una creazione di Matteo Peducci.
Un filosofo chiamerebbe Affiliati "un dispositivo": un'opera d'arte che produce altre opere d'arte, riflessioni, relazioni e dialoghi tra le persone. Tra tutte le persone, non solo artisti.
Affiliati è una scatola aperta, uno spazio di libertà, in cui idee e atteggiamenti possono emergere e diventare forme artistiche differenti.

Siamo un gruppo di innovatori che amano la classicità, consapevoli che si possa essere davvero contemporanei soltanto se non si ha paura della tradizione.

E noi, infatti, non ne abbiamo paura.

Non abbiamo paura della tradizione e nemmeno del passato, perché l’arte è senza tempo.
L’antichità la troviamo ovunque, viva e attiva, come fosse innestata sulla novità della quale, se fosse un albero, ne rappresenterebbe le radici.

In molti sono portati a credere che il tempo si cristallizzi e si depositi nella storia (quella che, nel nostro caso, è più una storia dell’arte) ma chiunque faccia questa banale associazione sbaglia.
L’arte ha poco a che fare con la storia dell’arte. La classicità non è qualcosa che vincola e limita, ma un modello da rispettare e da stravolgere; qualcosa che muta e si alimenta del nuovo e dà vita a nuove classicità in un continuum. È un tesoro con monete sempre nuove da spendere nel presente ma anche nel futuro. Preziosa per chi guarda avanti, ma anche per quelli che, a vario titolo, si voltano all’indietro.

Noi pensiamo che l’arte sia atemporale, e anche le nostre opere in parte lo sono. E comunque, non amiamo pensare al passare del tempo e al suo flusso inarrestabile, in continua mutazione.
I nostri lavori rappresentano realmente delle pietre miliari e parimenti delle pietre d’inciampo.
Il sistema dell’arte con i suoi accidenti ci insegna che, anche in quanto artisti, siamo soprattutto spettatori più o meno attivi: attori e comparse, registi e spettatori.
Siamo alla ricerca della novità e la sua meraviglia rende un privilegio il nostro stare al mondo. Come dicevamo: ci interessano molto le antiche tecniche dal portato ancestrale e, allo stesso tempo, ci lasciamo volentieri sedurre dalle più moderne tecnologie.

Operiamo in modo da sviluppare competenze reali, nei vari settori di nostro d’interesse, solo così il saper fare diventa maestria; ciononostante non disdegniamo il guizzo malandrino della sperimentazione giocosa e la leggerezza dell’autoironia.
Le nuove tecnologie sono la nostra passione, come anche quelle antiche, in questo somigliamo a dei nuovi umanisti, non a degli scienziati, né a dei fisici, quanto piuttosto a degli abili manipolatori della materia e delle idee.
Consapevoli di quanto sia inutile fare pretestuose divisioni tra vecchio e nuovo, sovrapponendo nuovi preconcetti a vecchie credenze.
Per noi le tecniche antiche sono più giovani di quelle contemporanee, che spesso nell’andarsi incontro si scontrano, ma questo è un bene perché dalle macerie miracolose prodotte dall’impatto scaturiscono sempre nuove possibilità e nuove visioni, del mondo e dell’arte, intesa come qualcosa che prima non c’era.


Curriculum vitae Matteo Peducci


nato a Castiglione del Lago, Perugia (IT) nel 1980
Diploma Classico presso il Liceo Annibale Mariotti di Perugia (IT)
Laurea conseguita presso l’accademia di belle Arti di Carrara (IT)
Dal 2013 collaborazioni con centri universitari per la ricerca e lo sviluppo di nuovi materiali

Committenze e collaborazioni:

2002 - realizzazione di ornamenti per una moschea, “Carrara Midwest Industries”, Dubai (EAU)
2002/2006 - realizzazione di opere per gli artisti: Matthew Spender, Alfredo Pirri, Pietro Cascella, Giuseppe Penone, Jan Fabre, Gianni Caravaggio, Italo Zuffi, Raba Rama
2003 - realizzazione di opera monumentale per Eli Lilly and Company SpA, Firenze (IT)
2006/2022 - Collaborazione con lo studio d’arte Tor Art , Carrara (IT)
2006 - monumento in marmo per una residenza privata ispirato ad un’opera di Henry Moore, West Kensington, Londra (UK)
2007/2008 – due monumenti in marmo per il parco sculture della Mahidol University, università della musica e sede della filarmonica di Thailandia, Salaya, Bangkok (TH)
2010 - monumento in onore della Principessa di Thailandia, Maihidol University, Salaya, Bangkok (TH)
2014 - Restituzione storica della Madonna del Perdono di Donatello per OPA: Opera della Metropolitana, Siena (IT)
2015 - restauro e rifacimento delle quattro stagioni per il comune di Sessa Aurunca, in provincia di Caserta (IT)
2016 - opera Architettonico Scultorea per la Cattedrale di S.Rufino, Duomo di Assisi (IT)
2016 - realizzazione degli arredi sacri per la chiesa di Sterpeto, Perugia (IT)
2017 - realizzazione di cinque Opere per “Diva International”, Spello (IT)
2017 - realizzazione di un Opera per il Sacro Convento in Assisi (IT)
2018 - Collaborazione per lo sviluppo di “Paper Factor” con l’architetto riccardo Cavaciocchi
2019 - Collaborazione con la fashion designer Serena Cancellier
2019 - realizzazione di un busto pubblico commemorativo raffigurante Guglielmo Miliocchi per “Associazione Miliocchi” e comune di Perugia (IT)
2019 - realizzazione di un monumento pubblico per la città di Trevi su progetto della scultrice Robin Kennedy, Perugia (IT)
2019/2022 - collaborazione con lo studio di Design Barberini & Gunnel, Ancona (IT)
2020 - realizzazione di un monumento pubblico dedicato agli agricoltori per il comune di Spello, Perugia (IT)
2020 - realizzazione di un busto pubblico commemorativo raffigurante Gerardo Dottori per la Fondazione Dottori e comune di Perugia (IT)
2020/2021 - restauro e rifacimento di elementi architettonici per la cappella degli Oddi situata all’interno della Basilica di S Francesco al Prato, Perugia (IT) (operazione che prevede il ricollocamento della pala degli Oddi, incoronazione della Vergine di Raffaello Sanzio mediante proiezione grafica)
2022 - Citazione nell’opera “il Sistema Periodico. Primo Levi Chimico e Scrittore”, a cura di Vincenzo Aquilanti, Anna Dolfi, Maria Luisa Meneghetti, Accademia Nazionale dei Lincei, Bardi Ed.2022, pag. 174

Selezione mostre personali:

2017 - “Effetto Casimir”, Eduardo Secci Contemporary, Firenze (IT)
2014 - “Hortus Artis” Ass Tangram, Perugia (IT)
2010 - “Il Marmo Vuole Lavorato” Rubin Gallery, Milano (IT)
2010 - “Plastic Medici” galleria VV8artecontemporanea, Reggio Emilia (IT)

Selezione mostre collettive:

2022 - Cosmoscow, WHO AM Gallery, Mosca (Russia)
2021 - Cosmoscow, WHO AM Gallery, Mosca (Russia)
2021 - “Isola Prossima”, Isola Polvese , Castiglione del Lago  (IT)
2020 - “Untitled Art”, WHO AM Gallery, Miami (US)
2019 - “Arte Padova”, Vecchiato arte, Padova (IT)
2019 - “Art Verona”, Rubin Gallery, Verona (IT)
2018 - “ART Mosters”, Palazzo della Penna, Perugia (IT)
2018 - “Matter Matters”, Breed art Studio, Amsterdam (NL)
2017 - “Chicago art fair”, Eduardo Secci Contemporary, Chicago (US)
2017 - “ART Monsters”, curata da P.Nardon, Palazzo della Penna, Perugia (IT)
2016 - Rocca Albornoziana di Spoleto, Perugia (IT)
2012 - “+ 50”, Palazzo Collicola, Spoleto (IT)
2012 - “Cranioscopia” Rubin Gallery Milano (IT)
2011 - “54° Biennale d’arte di Venezia , invito rifiutato
2011 - “La costante cosmologica “, Fondazione Rocco Guglielmo, complesso monumentale del S. Giovanni, Catanzaro (IT)
2010 - “Preview Berlin”, Rubin Gallery – Berlino (D)
2010 - “Art First” artefiera Bologna con Galleria Il Segno, Bologna (IT)
2009 - “Art Verona “, Rubin Gallery, Verona (IT)
2009 - “Scope Basel art show”,Rubin Gallery, Basilea (CH)
2009 - “Rolli Days- Rolli Contemporanei” Palazzo Francesco Grimaldi, Galleria Nazionale Palazzo Spinola, Genova (IT)
2009 - “MiArt”,Rubin Gallery, Milano (IT)
2008 - “Scope New York”, Rubin Gallery, New York (USA)
2008 - “Scope Miami” Rubin Gallery, Miami (USA)
2008 - “Kunst Zurich”, Rubin Gallery, Zurigo (CH)
2008 - “Small Forms, Great Attitude “,Rubin Gallery Milano (IT)
2008 - “Summer group show” Rubin Gallery, Milano (IT)
2008 - “Nothing but sculpture- XIII Biennale di scultura di Carrara”, Carrara (IT)

Affiliati is a creation by Matteo Peducci. A philosopher would call it 'a tool' that is an artwork producing other artworks, reflections, relationships and dialogues between people. Between all the people, not only artists. Affiliati is an open box, a space of freedom, in which ideas and attitudes can emerge and become art.

WE ARE A GROUP of innovators who love classicism, aware that one can only be truly contemporary if he/she is not afraid of TRADITION. And We, indeed, are not afraid. We are not afraid of tradition, nor of the past, because art is timeless. Antiquity for us is everywhere alive and active. New things are growing above it as, if they were a tree, it would represent thier roots.

Many are inclined to believe that time crystallises and settles into history, which in our case is more a Art History, but anyone who makes this banal association is wrong. Art has little to do with Art History. Classicism is not something that constrains and limits, but a model to be respected and distorted; something that changes and is fed by the new and gives birth to new classicism in a continuum. It is a treasure with new coins to spend in the present but also in the future. Precious for those who look forward, but also for those who turn backwards. We think that art is timeless, and the artworks partly are too. Anyway, we don't like to overthink too much about the time and its unstoppable, ever-changing flow. Our works are authentic milestones but also stumbling blocks. The art system with its accidents teaches us that even as artists we are, above all, active spectators and actors and directors. We are in search of novelty and we are privileged human beings. As we said, we are very interested in ancient techniques with an ancestral bearing, at the same time we willingly allow ourselves to be seduced by the most modern technologies.

We work in such a way as to develop real skills in our various fields of interest, so that technical mastery nourishes our know-how; but we do not disdain the mischievous flicker of ironic experimentation and the lightness of self-irony. New technologies are our passion, just like ancient ones. In this we act as new humanists, not scientists or physicists, but rather skilled manipulators of matter and ideas. We are aware of how useless it is to make specious divisions of old and new, superimposing new preconceptions on old beliefs. For us, ancient techniques are younger than contemporary ones, which IN MEETING often clash. This clash is positive because, from the miraculous rubble of the impact, new possibilities and new visions (of the world and of art ss something that was not there before) arise.